questo blog dovrebbe essere il manuale d'uso di ogni paio di sci in commercio...da almeno 10 anni.
Invece le case hanno prodotto ma non spiegato.
Le riviste prima e i video poi fanno vedere il risultato finale ma nessuno ti spiega come usare un oggetto che non ha più nulla a che vedere con gli sci di un tempo.
Non è un miglioramento.
Non è un'innovazione.
E' altro.
E' un'altro sport.
Ma ogni maledetta domenica vedo gente che si ostina a portare questi oggetti sotto i piedi come due assi di una botte in attesa che curvino da soli...
ps non lo faranno mai.
Non è vero che sono più facili.
Non è vero che curvano da soli.
Non è vero.
I più temerari tentano di appoggiare la mano a terra come se questo fosse l'obbiettivo.Orrendi.
Lo è esattamente come mettere il ginocchio a terra per un motociclista: sei li così perchè devi contrastare la forza centrifuga che ti ribalta,mica per altro.
Anzi,più ti butti all'interno senza aver caricato e peggio è:in moto cadi e sugli sci perdi aderenza al posteriore!
E per quanto i cannibali si ostinino a tentare improbabili posizioni "a uovo" alla ricerca della velocità "e dello schianto!) lo sci rimane comunque l'arte di condurre traiettorie.
Se è agonistico il meno possibile e con meno attrito possibile.
Se è amatoriale,in campo aperto,deve essere una sinfonia di semicirconferenze.
Leziose.
Esasperate.
Oltre i 180° di arco.
Risalenti.
Il più possibile pulite,tonde,armoniche,esasperate,didascaliche,auto celebrative,compatte,concatenate...
E' orripilante vedere gli abbozzi artigianali ,le traiettorie grezze come le mazzate di un fabbro...
Armatevi di coraggio e umiltà e incominciate a seguirmi,Vi spiegherò come funziona l'attrezzo...
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