domenica 8 gennaio 2012

quando tutto ebbe inizio...

questo blog dovrebbe essere il manuale d'uso di ogni paio di sci in commercio...da almeno 10 anni.

Invece le case hanno prodotto ma non spiegato.

Le riviste prima e i video poi fanno vedere il risultato finale ma nessuno ti spiega come usare un oggetto che non ha più nulla a che vedere con gli sci di un tempo.

Non è un miglioramento.
Non è un'innovazione.

E' altro.
E' un'altro sport.

Ma ogni maledetta domenica vedo gente che si ostina a portare questi oggetti sotto i piedi come due assi di una botte in attesa che curvino da soli...

ps non lo faranno mai.
Non è vero che sono più facili.
Non è vero che curvano da soli.
Non è vero.

I più temerari tentano di appoggiare la mano a terra come se questo fosse l'obbiettivo.Orrendi.
Lo è esattamente come mettere il ginocchio a terra per un motociclista: sei li così perchè devi contrastare la forza centrifuga che ti ribalta,mica per altro.

Anzi,più ti butti all'interno senza aver caricato e peggio è:in moto cadi e sugli sci perdi aderenza al posteriore!

E per quanto i cannibali si ostinino a tentare improbabili posizioni "a uovo" alla ricerca della velocità "e dello schianto!) lo sci rimane comunque l'arte di condurre traiettorie.
Se è agonistico il meno possibile e con meno attrito possibile.

Se è amatoriale,in campo aperto,deve essere una sinfonia di semicirconferenze.
Leziose.
Esasperate.
Oltre i 180° di arco.
Risalenti.

Il più possibile pulite,tonde,armoniche,esasperate,didascaliche,auto celebrative,compatte,concatenate...

E' orripilante vedere gli abbozzi artigianali ,le traiettorie  grezze come le mazzate di un fabbro...

Armatevi di coraggio e umiltà e incominciate a seguirmi,Vi spiegherò come funziona l'attrezzo...

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